Ecco come migliorare la propria reputazione

Vanity_Fair_it_logo-400.png

Tutto, oggi, evolve  rapidamente e anche le persone sono in continuo cambiamento:  spesso si ritrovano a doversi ricollocare, magari spostandosi in città e in àmbiti nuovi. E allora diventa ancor più importante la persona, com'è davvero, che reputazione ha: il progetto professionale avrà tanto più valore quanto lo avrà chi lo presenta. Ecco perché è importante la costruzione del proprio SelfBrand, ossia, appunto, della propria reputazione.

Nella teoria del SelfBrand, però, la dimensione umana non deve essere ridotta a pura strategia di marketing: si entra nel personale e diventano necessari tutti quegli aspetti emozionali che sono in grado di dare un grande contributo alla comunicazione empatica del proprio brand. L’azione di marketing viene così tagliata a misura del singolo e verrà così potenziata e costituita ad hoc.

Ma come imparare a essere autorevoli, credibili e capaci di elevarsi in ruoli di leadership? Come si può riuscire a far emergere al meglio le proprie qualità? Come possiamo renderci facilmente riconoscibili?

Donatella Rampado su questo tema ci ha appena scritto un libro per FrancoAngeli: "SelfBrand L’evoluzione -  Fate di voi stessi un autentico Brand” : «Questo libro è dedicato a chi ha deciso di investire su di sé. Non possiamo infatti aspettarci che siano gli altri a confermare il nostro ruolo o i nostri obiettivi. Siamo noi a doverne essere consapevoli, rafforzando il nostro brand e comunicandolo in modo efficace. Il SelfBrand è la “giacca” che dovete sempre indossare, in ogni occasione, perché ogni momento, anche il più inaspettato, può essere perfetto per generare nuovi business. Per essere accettato rapidamente e in modo universale dal vostro mercato di riferimento, dovrà essere portatore di valori positivi e dovrà essere sostenuto da un vostro slogan personale, curioso e che facilmente rimanga impresso».

E così abbiamo chiesto proprio a lei i primi dieci passi da fare per costruire al meglio il proprio SelfBrand:

  1. AVERE UN PROGETTO PERSONALE O PROFESSIONALE DI CRESCITA
    «Iniziamo dall’inizio», disse la protagonista di “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”. Per iniziare a crearsi il proprio SelfBrand, o per rinnovarlo o correggerlo, serve un sogno, un’idea o un progetto che si desidera realizzare.
  2. DEFINIRE UN TRAGUARDO DESIDERABILE
    Definita l’idea, va identificata la scena ideale, la meta, il traguardo che si desidera raggiungere: più è dettagliato, preciso, correlato di immagini, quantificabile ed emozionale, più farà da “motivatore” giornaliero nei confronti delle difficoltà che si incontreranno.
  3. CONOSCERE O COMPRENDERE IL MERCATO O LE PERSONE CHE SI DEVONO APPROCCIARE
    Ogni nuova idea, progetto o sogno ha uno specifico pubblico di riferimento, che va conosciuto, compreso e osservato, in modo che l’approccio sia efficace, così come l’ingaggio.
  4. COMPRENDERE COME SI È POSIZIONATI
    Ognuno di noi, consapevolmente o inconsapevolmente, ha un suo Brand che si è creato attraverso una comunicazione più o meno adatta e a seguito di azioni più o meno felici. In questa fase va compreso, tramite uno specifico sondaggio, esattamente quanto e come si è comunicato in termini di immagine e contenuti.
  5. PIANIFICARE IL PROGETTO E I SOTTO OBIETTIVI
    Definito il progetto e la meta finale, vanno definiti tutti i sotto-obiettivi che porteranno al raggiungimento della meta: utile è utilizzare dei piani di lavoro, delle mappe mentali che portino con metodo, con strategia e nei tempi corretti ai risultati desiderati.
  6. ATTIVARE IL MARKETING MIX
    Le giuste azioni di marketing sono fondamentali, non serve avere un bel progetto se nessuno lo conosce o sa che esiste. È dunque essenziale saper operare con i canali più idonei al pubblico al quale ci si riferisce, evitando così spreco di tempo e di denaro.
  7. PROPORRE IL PRORPIO SELFBRAND
    Fra i vari sotto-obiettivi, si sono preparati dei biglietti da visita, un media kit di presentazione e una presenza sul web. È arrivato quindi il momento di presentarsi al mondo organizzando o partecipando a eventi di networking per conoscere sempre più contatti utili per lavoro e nuovi amici per i nuovi progetti.
  8. FARE ERRORI
    Nelle fasi da 1 a 7 è possibile aver commesso errori di non comprensione, di scorretta informazione, che hanno portato a un’incrinatura del Brand personale. Altre difficoltà possono arrivare da persone che per svariati motivi (invidia, cattiveria…) stanno infangando emozionalmente la Brand Reputation. In questa fase avviene l’analisi di quanto è avvenuto, dei risultati fino a qui raggiunti e se ci sonono grosse incrinature del perché e di chi ne è la causa. Tutti gli aspetti vanno compresi esattamente nella loro interezza, semplicità e con spirito di osservazione.
  9. ATTIVARE CORREZIONI
    Si può sempre rimediare a uno scivolone o a una cattiva reputazione, occorre solo sapere come fare. I modi normalmente sono tre: attaccare, difendersi o non fare nulla. Oppure, con la metodologia di SelfBrand, c’è un piano d’azione preciso da redigere e da fortificare nel tempo.
  10. RILANCIO DEL PROPRIO BRAND
    Il proprio SelfBrand va costantemente monitorato, difeso e ci sono sempre occasioni per fortificarlo. Gli errori e le correzioni sono fattori umani, le emozioni ci rendono reali, ma sarà la strategia analitica che permetterà di rilanciare con successo il SelfBrand e dar vigore alla nostra Brand Reputation.  Rispettando se stessi e coloro che con noi faranno networking.
    http://www.vanityfair.it/mybusiness/news/15/11/26/costruzione-del-selfb… per leggere l'articolo